Il Carattere del gruppo dei romanisti

CHI SONO I ROMANISTI

Il Gruppo dei Romanisti è nato intorno al 1929 quando alcuni romani e non romani, accomunati dall’amore per la Città, presero l’abitudine di incontrarsi, senza alcuna formalità, per conversare di Roma, discutere della sua storia, della sua cultura, ma anche delle sue problematiche. Loro ambizione era di tenere desto in ogni campo lo spirito della romanità e mettere in luce il patrimonio storico-artistico, le vicende, i protagonisti, le tradizioni, il dialetto di Roma. Con questi intendimenti essi, tra l’altro, davano vita nel 1940 alla Strenna dei Romanisti annuale antologia di scritti d’argomento romano, pubblicata tuttora ogni 21 aprile in occasione del Natale di Roma.
Pur in un contesto molto diverso per la città, le motivazioni originarie permangono, espresse nello Statuto all’art. I che recita: “Contribuire, fuori da ogni condizionamento politico, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale e al divenire della città di Roma nel rispetto delle sue tradizioni e della sua funzione storica».

15 Maggio 1937 – Gruppo dei Romanisti a cena da “Angelino ai Due Ponti”

15 Maggio 1937 – Gruppo dei Romanisti a cena da “Angelino ai Due Ponti”

Storia, carattere, motivazioni

CHI SONO I ROMANISTI

Il Gruppo dei Romanisti è nato intorno al 1929 quando alcuni romani e non romani, accomunati dall’amore per la Città, presero l’abitudine di incontrarsi, senza alcuna formalità, per conversare di Roma, discutere della sua storia, della sua cultura, ma anche delle sue problematiche. Loro ambizione era di tenere desto in ogni campo lo spirito della romanità e mettere in luce il patrimonio storico-artistico, le vicende, i protagonisti, le tradizioni, il dialetto di Roma. Con questi intendimenti essi, tra l’altro, davano vita nel 1940 alla Strenna dei Romanisti annuale antologia di scritti d’argomento romano, pubblicata tuttora ogni 21 aprile in occasione del Natale di Roma.
Pur in un contesto molto diverso per la città, le motivazioni originarie permangono, espresse nello Statuto all’art. I che recita: “Contribuire, fuori da ogni condizionamento politico, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale e al divenire della città di Roma nel rispetto delle sue tradizioni e della sua funzione storica».